Una Storia, tante Storie..Intervista ad Angelo Della Malva – 25/10/2024

Per il secondo episodio della rubrica Inter Club Torino 1963: una Storia, tante Storie…, venerdì 25 ottobre abbiamo incontrato Angelo Della Malva, storico consigliere del Club fra gli anni ’60 e ’80.

Una passeggiata su Corso Marconi, che per il Club è casa, infarcita da tanti ricordi ed emozioni. Il passato ed il presente che si fondono con la passione per i colori nerazzurri a fare da sfondo.

Angelo è stato uno dei primi affiliati al Club, testimonianza ne è la tessera numero 11 in suo possesso, che orgogliosamente e gelosamente conserva nel cassetto degli oggetti più cari.

 

Il Bar Marconi

Dato il luogo dell’incontro, è d’obbligo una visita alla prima sede storica dell’Inter Club Torino, quel Bar Marconi che tanti tifosi nerazzurri ha accolto e raccolto nel corso degli anni, guidato da Amerigo Bongiorno, il mitico Barba.

Nonostante i lavori in corso – il locale è attualmente in ristrutturazione, diventerà un ristorante – siamo riusciti ad entrare nella sala d’ingresso, dove è ancora presente il bancone degli anni ’50 che proprio Angelo ci conferma essere quello originale.

Ci trovavamo qui ogni venerdì – ci dice Angelo. Questo era il luogo di incontro per me e per tanti altri amici, che condividevano la fede nerazzurra. Io ho sempre frequentato corso Marconi ed il Bar, anche quando non vivevo qui vicino venivo di continuo da queste parti perché qui era la sede del Club. Il Barba era uno di noi, davvero una brava persona.

Il Bar aveva anche una squadra di calcio, ovviamente la maglietta era a tinte nerazzurre come quella dell’Inter. Ricordo che l’allenatore era tifoso del Torino.

Oggi la sede del Club si è spostata in via Cecchi, dove Angelo ci racconta di essere passato varie volte complice la vicinanza dell’abitazione della cugina. Ma il richiamo delle vecchie radici è molto forte.

Mi manca tantissimo il Bar Marconi, ma mi rendo conto che tutte le storie prima o poi finiscono…

 

I bus partivano proprio da qui

All’epoca corso Marconi era il punto di partenza di tutti i tifosi interisti diretti a Milano, data la presenza della sede del Club. Angelo ce lo conferma.

Qui si fermavano tanti pullman, si posizionavano lungo la strada per far salire tutti i tifosi e poi si partiva verso Milano. Molto spesso qualcuno arrivava da fuori (Asti in particolare), ed allora ci si incontrava con loro dove si prendeva l’autostrada e poi proseguivamo verso Milano. Anche il Milan Club viaggiava con noi, c’era amicizia e rispetto.

La mia famiglia era molto numerosa, ed eravamo così tanti che riuscivamo da soli a riempire un intero bus. Eravamo quattro fratelli con le rispettive famiglie, e poi i nipoti, i cugini…personalmente mi occupavo anche di distribuire bibite e panini durante il viaggio.

 

Un punto di riferimento per tutti

Angelo ci ribadisce più volte con fierezza di essere stato un punto di riferimento per il Club e tutti i Soci, soprattutto per quanto riguarda il recupero dei biglietti per andare a vedere l’Inter a Milano.

Molto spesso ci telefonavano da tutte le parti d’Italia per avere i biglietti e poter andare allo stadio. Il Barba dava, fra gli altri, mandato a me di recuperarli, ed io partivo anche da solo per andare a Milano a prenderli. Anche il presidente Moratti (Angelo, ndr) ogni tanto ci regalava i biglietti.

Originario della Puglia, Angelo ci ricorda anche i tanti cimeli che ha dato ai suoi conterranei.

Quando scendevo a Vico del Gargano, mio comune d’origine, portavo sempre tante sciarpe e vario materiale nerazzurro da distribuire ai miei compaesani tifosi dell’Inter.

Eravamo tanti del sud, gente da Sicilia, Calabria, Puglia e Basilicata. L’appartenenza al Club ci ha aiutato a integrarci in città. Addirittura nel ’65 la Stampa Sera di Torino scrisse un articolo riportante come l’Inter in città avesse superato la Juventus per numero di tifosi.

 

I personaggi dell’epoca

Ho conosciuto tante personalità legate all’Inter – racconta orgogliosamente Angelo. Qui a Torino ho potuto incontrare Bordon e Fraizzoli, Facchetti, Meazza con la moglie. Anche Sandrino Mazzola ed Helenio Herrera.

Facchetti era come un amico. Ricordo anche con affetto Mario Corso, affabile e alla buona. Suarez invece stava un po’ sulle sue ma poi ci ripagava in campo.

Ma anche tanta gente del Club, oltre il Barba. Giagnone, Cugnasco, La Cecilia, Catalano (leggi la nostra intervista), Di Caro…

Scorrendo le foto che gli mostriamo, molti altri volti vengono in mente ad Angelo, addirittura ad un tratto esclama “mio cugino!”, e ci spiega che con la famiglia allo stadio attaccavamo lo striscione dell’Inter Club Torino in alto, nella curva dell’Inter.

 

La passione per l’Inter

Inizialmente Angelo non tifava per nessuna squadra, sono stati alcuni amici a portarlo allo stadio a vedere l’Inter nel 1958.

“Devi venire a vedere il Derby di Milano” mi dicevano, ma io riuscivo solo a pensare “ma cosa è questo Derby?”. Angelo sorride e scava nel cassetto dei ricordi. Il Milan andò in vantaggio con Altafini molto presto, e a quel punto decisi di tifare per la squadra in svantaggio. Alla fine l’Inter pareggiò con Angelillo. Magari se fosse passata in vantaggio l’Inter, forse oggi sarei un tifoso rossonero…

Ma la passione nerazzurra l’ha portata ovviamente anche in famiglia.

Una volta ho visto la partita dell’Inter a casa di mio fratello al mio paese, quando ha segnato mi sono alzato e ho rotto il lampadario per l’esultanza.

 

La trasferta di Vienna

Tanti viaggi fatti insieme al Club, per seguire l’Inter. Ma Angelo ne ricorda una in particolare.

La trasferta più bella è senza dubbio quella di Vienna, per la finale di Coppa dei Campioni 1963-64. Ci hanno trattati tutti benissimo, è stata un’emozione unica e indescrivibile assistere dal vivo alla vittoria dell’Inter.

 

Arriva il momento dei saluti

E’ davanti ad un caffè che Angelo ci saluta, dicendosi contento che la storia del Club stia andando avanti.

C’è però tempo per un’ultima domanda, ovvero dirci in una sola parola cosa per lui ha rappresentato il Club. E la risposta è rapida e veloce: eccezionale.

Come eccezionale è ciò che Angelo e tanti altri sono riusciti a fare nel corso di tutto questo tempo. Portare alto il nome dell’Inter Club Torino in Italia, in Europa e nel Mondo.

 

Inter Club Torino 1963

 

4 commenti su “Una Storia, tante Storie..Intervista ad Angelo Della Malva – 25/10/2024”

    • Caro Angelo, è stato veramente un onore e super emozionante intervistare tuo zio, più volte ci ha ricordato di Vico del Gargano oltre ai tanti aneddoti legati al Club.
      Un abbraccio e sempre forza Inter ed Inter Club Torino

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  1. Carissimo zio Angelo quanti bei ricordi gli anni 80 ero un bambino e Papà Mimmo Della Malva mi portava al Inter club quanta gente tifosi interisti che si preparavano alla trasferta. Il Barba la moglie e il figlio Valerio delle persone eccezionali. Ti ringraziamo caro zio la tua fede la hai trasmessa a tutti noi e noi la stiamo trasmettendo ai nostri figli. Un Carissimo saluto e un abbraccio a tutti i tifosi e a tutto Inter club Torino ricordando anche il caro Aldo Altobelli.

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    • Grazie Michele per la tua testimonianza, che dimostra nuovamente il grande lascito del buon Angelo al nostro Club e l’attaccamento della sua famiglia ai colori nerazzurri.
      Un saluto

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